Inserito da lina.pellegatta il giorno Mer, 27/08/2014 - 18:22 AttoInformazioni sul documentoAnno scolastico: 2014-2015Tipo di pubblicazione: CircolarePubblica o Privata: PrivataArgomento: Attività e ProgettiDestinatari: DocentiNumero di inserimento: 23Data di emissione: 02/09/2014 - 14:00 Testo e documentiTesto del documento e files allegatiRELAZIONE SULLE ATTIVITA’ SVOLTE NELL’ANNO SCOLASTICO 2013-14 La presente relazione si pone l’obiettivo di sintetizzare le relazioni che le Funzioni Strumentali per l’Offerta Formativa (FSOF) e i Responsabili delle Commissioni operanti nella scuola hanno steso a consuntivo dell’anno scolastico 2013-14, evidenziando punti di forza e criticità delle attività stesse e quindi ipotizzando interventi futuri sia a conferma di quanto già fatto, sia modificando alcune scelte “strategiche” adattandole alle nuove esigenze emerse. EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA IN AMBIENTE SCOLASTICO E SUI LUOGHI DI LAVORO: L’iniziativa tocca trasversalmente tutti i soggetti attivi nella scuola: studenti, docenti, personale ATA, dirigente. Quest’ultimo ha il dovere di sollecitare la Provincia (fino ad oggi proprietaria degli edifici scolastici e responsabile delle opere di messa a norma) ad intervenire in tutti gli ambiti di sua competenza e dove se ne ravvisi la necessità; inoltre deve predisporre dei piani adeguati per fornire al personale e agli studenti una adeguata informazione e una aggiornata formazione sulle misure preventive in caso di incendio e terremoto nonché sugli atteggiamenti “sicuri” che devono entrare a pieno titolo in una formazione permanente del cittadino. Oltre alla nomina di un RSPP (persona esterna alla scuola) vi sono un responsabile della sicurezza e un rappresentante dei lavoratori in RSU che vigilano sul rispetto della normativa. L’educazione-informazione rivolta agli studenti vede protagonisti soprattutto ma non esclusivamente i docenti di scienze motorie (segnaletica, simulazioni, conoscenza dell’ambiente…), di diritto (normativa), di scienze (sulla natura dei rischi e l’assunzione di atteggiamenti corretti): essi inseriscono nella loro programmazione didattica specifici moduli dedicati agli argomenti trattati su cui è possibile applicare delle verifiche. Si tratta di un percorso che segue gli studenti per tutto il ciclo di studi con modalità e livelli di approfondimento differenziati a seconda dell’età e della classe frequentata. I docenti hanno il dovere di conoscere la normativa e il protocollo adottato dalla scuola durante le simulazioni: sono annualmente garantite occasioni di aggiornamento e formazione per quanto riguarda il protocollo di evacuazione e ogni anno vengono programmate le simulazioni per incendio/terremoto con le indicazioni operative reperibili sul sito. E’ conservata nel fascicolo personale dei docenti presso la segreteria la documentazione dei corsi seguiti che vanno periodicamente rinnovati. Un crescente numero di aggiornamenti/formazione possono essere realizzati on line e la scuola garantisce anche questa possibilità sia al personale sia agli studenti prima che intraprendano il tirocinio. La scuola aderisce alla rete provinciale SIRVES con la quale condividere informazione, iniziative, occasioni di aggiornamento, materiali aggiornati, ecc. ALTERNANZA SCUOLA.LAVORO: Con l’avvio della riforma firmata Gelmini (2009-10), è stata immediatamente eliminata dal curriculum degli istituti professionali la cosiddetta TERZA AREA REGIONALE PROFESSIONALIZZANTE ossia circa 600 ore di attività (comprensive di attività d’aula con esperti e di tirocinio vero e proprio in azienda) da realizzarsi nel biennio post.-diploma ossia nelle classi IV e V e che si concludeva con un esame, collocato in V circa un mese prima dell’esame di stato, valutato da una commissione mista fatta prevalentemente di rappresentanti del mondo imprenditoriale, da rappresentanti delle associazioni sindacali, da rappresentanti dei Provveditorati locali, delle Regioni e dal dirigente scolastico. La terza area venne sostituita da percorsi in alternanza scuola lavoro (ASL) da realizzarsi nelle classi IV e V per 33 ore annuali (quindi per un totale di 66 ore nel biennio finale), gli studenti effettuavano 30 ore di lezione settimanale e ogni scuola di fatto è stata libera di decidere come organizzare e strutturare l’ASL. Dall’anno scolastico 2013-14, le classi IV sono giunte a regime infatti sono tutte di nuovo ordinamento, pertanto l’orario settimanale di lezione è divenuto di 32 ore; al tempo stesso i curricola ministeriali per gli istituti professionali non prevedono alcuna attività professionalizzante pur raccomandandola. L’Istituto ha deliberato in collegio docenti di proseguire con l’attività dell’ASL e ha siglato degli accordi di rete regionali per tutti i corsi presenti in istituto: con ciò si sono garantiti dei finanziamenti e si è operato per la definizione delle modalità con cui svolgere i tirocini e valutarli in accordo con le scuole partner. Un discorso a parte va destinato al corso Socio-Sanitario e agli IFP. Il corso socio-sanitario soffre di una mancata definizione da parte del MIUR che determini con chiarezza le competenze dei diplomati così da costituire un sicuro riferimento per le professioni del settore il cui reclutamento e la cui formazione specialistica sono una prerogativa regionale. Si è dunque costituita una rete regionale che ha lo scopo di ottenere un riconoscimento professionale dei diplomati da parte della regione Veneto e, anche a tal fine, gli istituti che ospitano corsi professionali socio-sanitari, hanno concordemente stabilito di avviare attività di ASL che riguardino le classi III, IV e V e non solo le classi IV come avviene normalmente per gli altri percorsi professionali. Si raggiunge in tal modo un tirocinio la cui durata va dalle 9 alle 12 settimane nell’arco del triennio. L’organizzazione dell’attività è dunque particolarmente onerosa per la scuola poiché coinvolge un numero molto significativo di studenti e di strutture ospitanti. Per quanto riguarda i percorsi IFP si deve ricordare che l’attività di tirocinio è obbligatoria e prevista per 80 ore in II e per 160 ore in III: in questo caso il problema consiste nel trovare aziende e strutture disposte ad accogliere studenti che, sulla carta, sono 15 e 16enni. Quindi il loro inserimento prevede necessariamente l’educazione ad un comportamento corretto in un ambiente adulto dove vi sono delle precise regole da rispettare pena l’interruzione del tirocinio senza il quale non si può conseguire il titolo di studio in capo ai tre anni della formazione professionale. Una attività tanto articolata e complessa deve necessariamente prevedere l’intervento dei consigli di classe coinvolti, sia perché sarebbe importante avere un referente per classe sia perché quando l’attività di tirocinio si svolge è fatto obbligo che vi siano dei tutor scolastici che seguano il percorso degli studenti loro affidati e costituiscano un eventuale punto di riferimento oltre che per lo studente anche per il tutor aziendale. Il POF dell’Istituto prevede tutto questo quindi, salvo diversi accordi fra docenti, ogni consiglio di classe ove sia prevista l’ASL deve programmare lo svolgimento dell’attività, i tutor, il referente di classe. ORIENTAMENTO IN ENTRATA E IN USCITA: L’attività di orientamento prevede due momenti fondamentali e distinti: orientamento in entrata destinato agli studenti (e alle loro famiglie) che stanno ultimando la secondaria di I grado e devono scegliere come proseguire gli studi. L’orientamento in uscita destinato agli studenti delle classi IV e V per far conoscere loro sia le opportunità lavorative sia quelle di studio. Molte sono le iniziative adottate da alcuni anni dalla scuola e ormai consolidate come gli open-day, la partecipazione al salone dell’orientamento, la “giornata con noi”, l’inserimento di studenti che effettuano un passaggio provenendo da altre scuole e/o dalla formazione (CFP), il progetto tandem, il progetto Itinera. Per realizzare queste attività la scuola sottoscrive partenariati con il COSP, l’UNIVERSITA’ di Verona, i CFP (ENAIP; S. Giuseppe, S. Gaetano, Canossiane, Don Calabria, Le Grand Chic…); i docenti che aderiscono alla commissione orientamento si recano presso le scuole medie e accolgono famiglie e studenti in visita presso l’istituto. Si avverte l’esigenza di una maggiore e migliore informazione da parte dei docenti sulle finalità dell’orientamento e bisognerebbe prevedere una turnazione per gli incarichi di responsabilità. L’attività non può essere annullata in quanto prevista nelle finalità formative dell’istruzione secondaria. SALUTE E BENESSERE: Le Funzioni Strumentali e la commissione elaborano annualmente un piano di attività da realizzare nelle classi sul fronte della prevenzione dei comportamenti a rischio come ad esempio l’uso di sostanze che generano dipendenza e della educazione a comportamenti corretti a tutela della salute psico-fisica,. Ma con il tempo gli interventi si sono moltiplicati facendo conoscere agli studenti i servizi e le strutture territoriali che si occupano della tutela della salute del cittadino, attivando numerose iniziative sul fronte delle pari opportunità, contro la violenza verso le donne e i più deboli, dell’educazione alla legalità. L’attuazione del progetto prevede l’intervento di esperti esterni, uscite sul territorio e interventi curricolari con i docenti di classe. La commissione si occupa anche del progetto accoglienza rivolto agli studenti delle classi prime e condiviso con i colleghi della commissione orientamento. SOSTEGNO: La scuola conta un numero significativo i studenti con disabilità certificata: nell’anno scolastico 2013-14: 60 studenti su un totale complessivo di oltre 1200 studenti. La Funzione Strumentale per la disabilità conta su un coordinamento di disciplina formato in buona misura da docenti esperti molti dei quali hanno confermato la loro permanenza a scuola nel corso degli anni, su un rapporto positivo con l’USL e il personale che vi fa riferimento come gli assistenti alla persona. Gli accordi di programma rivisti e sottoscritti da tutti i soggetti coinvolti (sindaci, direttori delle USL, presidi, associazioni dei genitori) nel 2012 sono pubblicati sul sito, sono stati resi noti alle famiglie e ad essi si ispirano i PEI. Il coordinamento di sostegno ha consolidato delle buone pratiche perla gestione degli esami di stato nonché per l’inserimento dei ragazzi disabili in tirocinio. Negli ultimi due anni si è costituito un gruppo di tutor per studenti con DSA i quali hanno avuto occasioni di aggiornamento e sono in grado di mettere a disposizione dei consigli di classe la loro competenza per la stesura del PDP. Dall’anno scolastico 2013-14 un docente si è volontariamente prestato ad approfondire la questione degli studenti con BES in modo tale da poter garantire anche a questi ragazzi una programmazione individualizzata. La scuola aderisce al CTP territoriale. INTERCULTURA: La Funzione Strumentale e la Commissione hanno nel tempo elaborato numerosi e articolati strumenti di intervento i quali hanno consentito dapprima di affrontare l’emergenza degli studenti in arrivo dai paesi d’origine e privi di qualsiasi nozione linguistica quindi, subentrata la fase della seconda generazione, hanno elaborato interventi di natura più spiccatamente interculturale. La scuola dispone di un protocollo di accoglienza e numerosi materiali disponibili anche on line. Sono annualmente rinnovate le convenzioni con la rete provinciale Tantetinte e con l’associazione Cestim. La scuola conta anche sull’intervento di alcuni volontari che si occupano dei casi di ragazzi maggiormente bisognosi di supporto per l’apprendimento linguistico. Anche in questo ambito sono state prese numerose iniziative culturali e un appuntamento fisso è rappresentato dall’occasione della rassegna del cinema africano e dei laboratori multiculturali ad essa connessi. COMMISSIONE POF: Questa commissione si pone l’obiettivo di controllare annualmente il testo del POF e aggiornarlo sulla base delle nuove e diverse caratteristiche assunte dall’Istituto sia per iniziativa propria sia per effetto della normativa ministeriale. Il POF prevede delle attività che si ripetono nel tempo e coincidono sostanzialmente con le FSOF e le commissioni ad esse legate, e delle attività che hanno durata annuale in quanto frutto dell’adesione della scuola a specifici progetti. La commissione si è occupata dei problemi disciplinari dedicando molto tempo alla definizione e alla revisione del regole manto di istituto. Con l’anno scolastico 2013-14 è stata avviata una ricerca per l’eventuale elaborazione di una carta dei servizi e per un “Protocollo di istituto” relativo alle questioni disciplinari. A quest’ultimo tema è sta dedicata una occasione di incontro e aggiornamento interno e gli atti saranno pubblicati sul sito. PROGETTO IFP: I percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) sono percorsi triennali previsti dalla riforma Gelmini, attivati nell’Istituto dall’anno scolastico 2012-13, la normativa che li regolamenta è regionale anche se i finanziamenti e il reclutamento del personale sono a carico dello stato e del MIUR nella fattispecie. La scuola ha ottenuto la possibilità di avviare 3 tipi di IFP: 1) promozione e accoglienza turistica, 2) segretariale, 3) abbigliamento e moda. Soltanto 2 corsi finora sono stati scelti dall’utenza ossia la promozione e accoglienza turistica e la moda. L’avvio di questi percorsi ha posto e pone diversi problemi: È la scuola che, in autonomia, decide la distribuzione delle ore di insegnamento fra le discipline coinvolte a partire dal monte ore di 32 ore settimanali (come per i percorsi quinquennali) e dal principio di dare maggiore spazio alle discipline pratiche e di laboratorio; L’attività di tirocinio previste per le classi II e III pone dei seri problemi organizzativi per la scelta del periodo, per ottenere la disponibilità delle aziende, per assicurare una accettabile competenza agli studenti; Le classi IFP concentrano in sé casi assai difficili: molti studenti stranieri, studenti con disabilità, casi difficili di studenti con ripetenze e pesanti insuccessi e quindi quasi del tutto demotivati nei confronti della scuola e, spesso, ribelli alle sue regole; La programmazione per competenze è ancora piuttosto estranea agli insegnanti ma è essenziale per i corsi IFP che non possono essere vissuti come classi differenziali dei percorsi tradizionali ove si distribuiscono in pillole concentrate e semplificate le medesime nozioni. I docenti sono chiamati ad una radicale revisione delle proprie tecniche di insegnamento e degli scopi stessi dell’insegnamento accentuando le attività pratiche e di laboratorio, il lavoro di gruppo, il operative learning, la multidisciplinarietà; La modulistica regionale che deve essere puntualmente compilata e inviata, richiede un impegno collettivo del consiglio di classe oltre che della dirigenza e della segreteria; Nell’anno scolastico in corso (2014-15) si affronteranno per la prima volta gli esami di qualifica e quindi è necessario attrezzarsi per giungere preparati a tale scadenza offrendo altresì agli studenti delle significative opportunità di simulazione. ATTIVITA’ RICREATIVE: Da alcuni anni si svolgono attività di danza sportiva (hip-hop) con eccellenti risultati, teatro e coro. In modo particolare l’attività teatrale appare in una fase declinante sia per l’interesse e le adesioni che suscita sia perché non mancano motivo di attrito all’interno del gruppo che ha partecipato all’iniziativa. Legata ad essa si sviluppa annualmente un laboratorio di costumi che richiede l’intervento dei ragazzi dei corsi moda. L’attività del canto corale più che puntare alla costituzione di un vero e proprio coro, per scelta della docente (esterna) ha fondamentalmente curato e premiato delle soggettività molto interessanti ma che non rappresentano un motivo identitario per gli studenti dell’istituto. Questo obiettivo invece è stato realizzato con la danza del gruppo hip-hop ove, pur notandosi degli elementi di particolari spicco, prevale comunque il gruppo e la sua capacità di esprimersi in modo coordinato frutto di un duro allenamento che mette tutti gli elementi sullo stesso piano e dipendenti gli uni dagli altri. Con scadenza biennale è stata finora organizzata una sfilata di moda come saggio di fine anno degli studenti dei corsi quinquennali e triennali. E’ una iniziativa che non si esaurisce nella progettazione e nella fattura dei modelli perché per realizzare la sfilata presso il Giardino Giusti sono indispensabili molte collaborazioni incrociate: per questo la sfilata diventa una occasione importantissima per tutta la scuola. Molte sono le iniziative sportive organizzate dai docenti per le quali ricevono de finanziamenti ad hoc dal Ministero. Il quadro complessivo è quello di una scuola molto attiva e capace di attrarre ragazzi anche nelle ore pomeridiane per attività non strettamente scolastiche, se poi a queste si aggiungono i corsi di recupero, gli sportelli help, i gruppi autonomi di studenti che si ritrovano a studiare il pomeriggio oltre ai molti progetti che richiedono a vario titolo la partecipazione dei ragazzi, si comprende come la scuola sia effettivamente sempre aperta, pronta ad accogliere nuovi stimoli e sollecitazioni, impegnata su diversi fronti tutti significativi ai fini della formazione. PROGETTO CULTURA: Nel corso degli ultimi anni nessun docente si è mai proposto alla guida di una Commissione Cultura che programmasse le attività culturali da destinare agli studenti della scuola differenziando le offerte in ragione delle età, del percorso didattico e delle sue finalità in una prospettiva di carattere generale. Ciò nonostante tutti gli anni sono state attivate numerose e significative iniziative alcune delle quali particolarmente importanti e con esiti positivi come l’adesione ai progetti “Verso il 25 aprile”, “La legalità del Noi”, “Prospettiva famiglia” ecc. Anche le uscite sul territorio per conoscerne le caratteristiche e la sua offerta culturale sono state frequenti e progettate per tipologia di classe, a queste si sono aggiunte le uscite per conoscere ambienti, realtà produttive e di servizio che sono state selezionate a seconda dei corsi di studio frequentati dagli studenti. La possibilità di ricoprire tale ruolo rimane aperta e con essa la possibilità di gestire uno spazio dedicato sul sito della scuola ove intervenire anche con brevi spot che richiamino alla memoria di studenti e docenti anniversari, ricorrenze, ma anche eventi recenti di particolare rilievo, iniziative e appuntamenti culturali a Verona e non solo. I COORDINATORI DI CLASSE: Il ruolo dei coordinatori di classe è assolutamente fondamentale nella vita di una scuola poiché essi costituiscono un sicuro punto di riferimento per gli studenti e le famiglie ma anche per i loro colleghi docenti. Il coordinatore deve essere capace di instaurare un rapporto di dialogo e di fiducia con la classe e, grazie ad essi, cerca di stemperare le tensioni e favorire la crescita di consapevolezza e responsabilità negli studenti. E’ sicuramente un compito faticoso e impegnativo soprattutto nelle classi iniziali, dove gli studenti manifestano spesso comportamenti fortemente trasgressivi rispetto ai quali non è sufficiente prendere dei provvedimenti disciplinari. Trovare delle strategie alternative per arginare i comportamenti a rischio è uno degli obiettivi dei consigli di classe chiamati a riflettere e ad avanzare proposte di cui è poi necessario misurare l’efficacia. IL SITO: Il sito della scuola è stato completamente rinnovato grazie all’intervento del responsabile tecnico Gioacchino De Lucia, ora consente a tutti i gruppi di lavoro, alle commissioni, alle Funzioni Strumentali di gestire spazi autonomi ove inserire i progetti, i verbali delle riunioni, i materiai prodotti, gli appuntamenti e gli interventi in modo tale che siano visibili a tutti e costantemente aggiornabili. Questo implica che non vi sia più bisogno di una persona, come accaduto negli ultimi anni, che periodicamente immettesse i materiali inviati dai responsabili, ma sarà necessario ricorrere inizialmente ad interventi di informazione per “addestrare” tutti i docenti interessati e coinvolti all’esecuzione di tale compito. Il registro elettronico e la posta elettronica completano la dotazione informatica della scuola tagliando drasticamente il consumo di carta e rispettando il principio della trasparenza e della comunicazione condivisa. La DS Lina Pellegatta Versione stampabile