Con il termine  “accoglienza”, non ci si  riferisce unicamente ad un fenomeno episodico che interessa i primi  giorni di scuola alle superiori,  ma piuttosto ad   un atteggiamento di costante  ascolto, integrazione e orientamento degli alunni che interessa l’intero corso di studi.

 

“ La scuola –, come precisa l’art. 2, comma 8, dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse (luglio1998)  -si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:  un ambiente favorevole alla crescita integrale delle persone e un servizio educativo e didattico di qualità; offerte formative aggiuntive e integrative anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica”.

Il progetto di accoglienza, come  momento privilegiato destinato agli alunni delle classi prime,  si inserisce dunque  naturalmente,  in un progetto educativo più ampio che si propone in tutti i modi di prevenire il disagio, l’insuccesso e l’abbandono scolastici favorendo l’integrazione, il coinvolgimento,  la responsabilizzazione, la conoscenza, il rispetto delle regole per poter “stare bene” a scuola.

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